strategia di base

Lo studio delle probabilità cui abbiamo fatto riferimento nel capitolo precedente sta alla base della realizzazione della cosiddetta Basic Strategy. Questa semplice ma fondamentale strategia non consiste in altro che nel suggerire al giocatore la scelta migliore in base al punteggio posseduto e alla carta scoperta del banco, ovverosia la scelta che ha la più alta percentuale di probabilità di successo in base al valore delle carte in mano al giocatore. Va chiarito in modo netto fin dall’inizio che applicare la strategia di base non significa che il giocatore di punto in bianco diventerà una macchina imbattibile, capace di sbancare il dealer senza che questi possa ostacolarlo, anzi. Il concetto chiave per comprendere la natura dell’utilità che la Strategia di Base può fornire a tutti i giocatori è proprio quello di probabilità, nel senso che questo metodo di gioco non garantisce (e non può garantire) in alcun modo il sicuro successo di una mano di Blackjack ma aiuta invece a individuare la soluzione statisticamente più corretta in qualsiasi momento della partita.

Questa precisazione è necessaria perché i giocatori comprendano che nel gioco d’azzardo permane sempre una componente d’imprevedibilità. D’altro canto queste considerazioni devono anche aiutare chi non è molto esperto e, quando magari va in cerca d’aiuto, s’imbatte in potenziali truffatori che promettono di rivelare trucchetti miracolosi in cambio di denaro: si tratta di promesse che irrimediabilmente finiscono col rivelarsi fumo negli occhi, con conseguente perdite di denaro il più delle volte abbastanza importanti. Detto questo, una strategia di base valida per tutte le stagioni non esiste, poiché ci sono in giro così tante varianti di Blackjack che, talvolta, si rende necessario apportare delle modifiche, soprattutto quando si aumentano o si diminuiscono i mazzi di carte utilizzati. 

 

Strategia di base per totali Hard  

Per la redazione della tabella disponibile più sotto, si è ipotizzato un tavolo di Blackjack in cui si utilizzano tre o più mazzi di carte, la possibilità di raddoppiare su qualsiasi coppia di carte (anche in seguito allo split), vincita per chi fa Blackjack pari a un rapporto di 3:2 rispetto alla puntata e obbligo per il banco di stare con un 17 Soft. A queste condizioni, considerando i punteggi cosiddetti Hard (cioè ottenuti senza usare l’asso con valore di 11) si nota che, secondo la tabella, qualunque sia il valore della carta scoperta del banco, se il giocatore ha un punteggio compreso tra 17 e 20 deve scegliere di stare. Ogni carta chiamata con un simile punteggio, infatti, comporterebbe una probabilità di bust molto elevata e quindi non vale assolutamente la pena di rischiare. Diverso è invece l’atteggiamento consigliato quando si avrà per le mani un 16: se l’upcard del banco ha un valore compreso tra 2 e 6 (caso che, come spiegato con la tabella 2 del precedente paragrafo, rappresenta la situazione a più alto rischio di bust per il mazziere) al giocatore conviene stare, se ha un 7 o un 8 è più opportuno chiamare, mentre con un 9, un 10 o un Asso al giocatore conviene chiedere la resa se le regole del tavolo la prevedono, in caso contrario conviene chiamare. 

 

Ciò in ragione del fatto che le carte dal 7 all’Asso sono quelle più pericolose per il giocatore, poiché minore è il rischio di sballare per il dealer. Le disposizioni rimangono le medesime (o quasi) quando il giocatore ha un punteggio compreso tra 13 e 15, con appena un paio di eccezioni. Con un 15, infatti, il giocatore deve chiamare carta se il banco ha un 9 o un Asso, mentre con 13 o 14 deve chiamare anche se il banco ha un 10. Per il resto le mosse consigliate rimangono le stesse. Il quadro muta leggermente quando il giocatore ha 12: essendo un punteggio di valore abbastanza basso, con un 2 o un 3 nella carta scoperta del banco la Basic Strategy consiglia l’Hit, mentre nei restanti casi si procederà secondo le modalità già previste per i punteggi di 13 e 14. Molto diverso è invece il comportamento da attuare quando si è in presenza di un punteggio ancora più basso. Con un 11 il giocatore dovrà sempre chiedere il raddoppio (o in alternativa chiedere carta se il raddoppio non è ammesso) se il banco ha una upcard dal 2 al 10 o semplicemente chiamare carta se la scoperta del banco è un Asso. Il motivo di questa scelta è evidente in quanto un punteggio di partenza così basso impedisce al giocatore di sballare e ha senso incrociare le dita e provare ad approfittarne.

 

Considerazioni analoghe si possono effettuare a proposito del caso in cui il giocatore abbia un punteggio pari a 10: la sola differenza con il comportamento da seguire con un punteggio di 11 consiste nel non raddoppiare in presenza di una carta da 10 punti del banco, è invece consigliato il semplice Hit. Similmente, con un 9 diminuiscono i casi in cui si consiglia il raddoppio (solo se il banco ha una carta scoperta dal 3 al 6) e aumentano le situazioni in cui è più opportuno chiamare carta (in presenza di un 2 o di una carta dal 7 all’Asso del banco). La tendenza a evitare il raddoppio è confermata man mano che si abbassa il punteggio del giocatore: per gli score che vanno da 5 a 8, infatti, il giocatore a prescindere dall’upcard del dealer ha a disposizione una sola scelta: chiamare carta. 

Tabella 4: Strategia di base per totali Hard.

Legenda: H (Hit, chiamare carta), S (stare), SU (resa), Dh (raddoppio o chiamare carta se il raddoppio non è concesso). Nella prima colonna a sinistra sono stati inseriti i punteggi del giocatore. Nella prima riga in alto l'upcard del banco. 

 

 Strategia di base per totali soft

 Diversa, ma non troppo, è la situazione se invece si prendono in esame i totali Soft. Un 19 o un 20 obbligano, infatti, il giocatore a stare qualunque carta abbia il banco, mentre un 18 presenta una casistica più articolata in quanto al giocatore conviene non chiedere carta solo se il mazziere possiede un 2, un 7 o un 8. Nei restanti casi, con una carta da 3 a 6 è meglio chiedere il raddoppio (laddove ammesso, in alternativa è meglio stare), mentre con un’upcard dal 9 all’Asso è più opportuno chiamare carta. A delle conclusioni simili possiamo giungere in presenza di un 17: le uniche differenze infatti riguardano l’atteggiamento da assumere quando le carte del banco sono 2, 7 o 8 poiché stavolta è consigliato l’Hit, mentre rimangono confermate le disposizione relative al raddoppio con 3, 4, 5 e 6 (anche se, stavolta, è più opportuno chiamare carta se il raddoppio non è consentito).

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In caso di 15 o 16, il 2 ed il 3 e le carte dal 7 all’Asso del banco causano l’hit del giocatore, le carte dal 4 al 6 invece ricevono come contromossa il raddoppio (o, ancora una volta, l’hit se il raddoppio non è ammesso). Infine, per il giocatore che ha un punteggio di 13 o 14, è consigliato chiamare carta quando il banco ha un’upcard compresa tra 2 e 4 e tra 7 e Asso. Nei restanti casi è meglio raddoppiare (o chiamare, in alternativa). 

Tabella 5. Strategia di base per totali soft.

 

 Legenda: S (Stare), H (Chiamare carta), Ds (Raddoppio o Stare se il raddoppio non è concesso), Dh (Raddoppio o chiamare se il raddoppio non è concesso). Nella prima colonna a sinistra i punteggi del giocatore, nella prima riga in alto la carta scoperta del banco. 

 

 Strategia di base per coppie

 La Basic Strategy prevede delle disposizioni anche per quei casi in cui ci si trova ad avere una coppia di carte uguali. In particolare, per una coppia d’Assi la giocata migliore consiste nello split, qualsiasi sia la carta scoperta del dealer. La ragione di questa soluzione è abbastanza semplice da comprendere: due Assi possono valere soltanto un punteggio di 2 o di 12, quindi non avrebbe alcun senso stare, ma contemporaneamente non avrebbe alcun senso chiamare semplicemente carta, in quanto con lo split ci si troverà a gestire due mani che possono dare origine al Blackjack ma al contempo non possono inizialmente sfociare in un bust. Molto diverso è il ragionamento da effettuare con una coppia di 10: in questo caso si avrà già tra le mani un punteggio molto alto quindi, a prescindere dall’upcard del banco, l’unica mossa da fare è stare. Il quadro diventa più variegato in presenza di una coppia di 9. Se il banco ha una carta compresa tra 2 e 6 o tra 8 e 9 bisogna optare per lo split, nei restanti casi bisogna stare.  

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Per la coppia di 8, invece, il consiglio è uno solo: split, sempre e comunque. Più aggressivo è l’atteggiamento da adottare in caso di coppia di 7. Se il banco ha una carta scoperta dal 2 al 7 si raccomanda lo split, altrimenti basta semplicemente chiamare carta. Quasi identico è il suggerimento per chi si ritrova una coppia di 6: vale quanto detto per le coppie di 7, fatta eccezione per quando il banco ha un 7: in questo caso non si splitta ma si chiede carta. Con una coppia di 5 invece entra in gioco il raddoppio: esso è consigliato infatti a fronte di una carta scoperta del banco che va da 2 a 9, mentre col 10 o Asso permane l’hit. Molto diversa è invece la rosa di mosse consigliate per le restanti coppie: con due quattro si consiglia di splittare quando il banco ha 5 o 6 e di chiamare in tutti gli altri casi, mentre con le coppie di 2 e di 3 lo split è consigliato se il dealer ha dal 2 al 7 e l’hit nel resto delle situazioni. 

Tabella 6. Basic Strategy per le coppie.

Per facilitare la consultazione sono state realizzate delle tabelle riassuntive. Potrebbe essere utile stampare questi grafici, in modo da avere sempre a portata di mano la Strategia di Base. Nella prima colonna a sinistra i punteggi del giocatore, nella prima riga in alto l'upcard del banco.