Normalmente, il metodo più semplice per il conteggio delle carte, tra quelli conosciuti (e ce ne sono davvero tanti, considerando che tanti giocatori tendono ad adattare i propri metodi secondo le rispettive inclinazioni e abitudini di gioco) è rappresentato dal cosiddetto KO (o Knockout, termine tipico dello sport e della Boxe, in particolare). Per comprendere le modalità di applicazione di tale metodo è necessario introdurre però anche la distinzione fra conteggi bilanciati e non bilanciati. Nei primi, infatti, il conteggio parte da zero e quando anche l'ultima carta del mazzo verrà distribuita sul tavolo si arriverà nuovamente allo stesso valore, nei secondi, invece, quando finiscono le carte si arriva ad un valore diverso da quello inziale, cioè zero.
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La nascita del KO
Il conteggio secondo la modalità KO appartiene a questa seconda categoria e questo fatto induce spesso a giudicarlo sconsigliato per chi non si è mai cimentato col conteggio delle carte, poiché non essendovi coincidenza tra punteggio iniziale e finale è più semplice incorrere in errori, mentre sapere che al termine del mazzo il punteggio dovrà necessariamente essere quello iniziale può essere di grande aiuto, perché costituisce un importante punto di riferimento. D’altro canto, nonostante questa particolare caratteristica, questo sistema si segnala invece per la sua semplicità, fattore che però si scontra con la minore precisione rispetto ad altre tecniche generalmente più affidabili. Descritto per la prima volta nel libro “Knockout Blackjack” di Ken Fuchs e Olaf Vancura, in questa modalità di conteggio le carte dal 2 al 7 incrementano il conto di un punto, mentre l’otto e il nove lo lasciano immutato e il 10 (e, quindi, anche le figure) e l’Asso lo decurtano di un punto: da ciò deriva il fatto che al termine del mazzo, se il conteggio è stato effettuato correttamente, si avrà un valore di +4. Un valore diverso sarà evidentemente un indizio di errori di conteggio.
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I principi fondamentali
Bisogna prestare inoltre attenzione al fatto che il conteggio può non iniziare da zero: il punteggio iniziale è infatti determinato dal cosiddetto initial running count, il cui valore si ottiene tramite la seguente espressione: (numero di mazzi – 1) x (-4). Se quindi si gioca a una variante di Blackjack a tre mazzi di carte, il conteggio iniziale partirà da -8. Il KO privilegia la semplicità a scapito della precisione e proprio per questo motivo è più indicato per chi ha appena iniziato a giocare, poiché le uniche cose da ricordare sono i valori delle carte unitamente al fatto che bisogna conteggiare tutte le carte, anche quelle che vengono servite al dealer o agli altri giocatori sommando tutte le mani, senza quindi ricominciare da capo a ogni giro. In generale, più alto è il punteggio e più favorevole diventa la mano quindi, di conseguenza il metodo prevede di riservare le puntate più alte per quelle fasi del gioco in cui il conteggio diventa molto alto. Ciò deriva dal fatto che un running count alto si manifesta all’uscita di carte basse, quindi si assiste ad un aumento della probabilità di uscita di carte alte che possono essere molto pericolose per il banco, in quanto solitamente è obbligato a chiamare fino al 16.
Allo stesso modo, il giocatore sa che un running count a lui favorevole rende rischioso chiamare con punteggi medio-alti, quindi è più portato a contenere i rischi perché sa che una delle prossime carte è con molta probabilità quella che lo farà sballare o, di converso, sa che con un punteggio di partenza basso avrà più probabilità di fare Blackjack. In questo contesto può essere il caso anche di ricorrere alla resa o all’assicurazione (quando sono ammesse), opzioni che normalmente sono uno specchietto per le allodole in quanto incrementano l’House Edge. Un altro importante dato da tenere a mente è il cosiddetto key count, vale a dire un punteggio che separa le mani potenzialmente vantaggiose da quelle potenzialmente svantaggiose. Il key count per le partite da un mazzo è pari +2, +1 con due mazzi, via via fino al -4 se si gioca con 6 mazzi e -6 se si gioca con 8 mazzi. Per concludere il discorso relativo al KO è necessario chiarire che esistono vari sottotipi come il KO rookie, il KO full ed il KO preferred. Questi sistemi di conteggio differiscono per alcuni piccoli particolari, ma si rifanno sostanzialmente alla versione appena descritta.